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mercoledì 21 luglio 2021

L'infinito nel minuscolo

 S-proporzioni

 

 

[Gesù] 30Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? 31È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; 32ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell'orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».

Gesù parla con parabole

33Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. 34Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

 

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La nostra idea, quella che applichiamo anche al regno, è quella della proporzionalità diretta. Se nessuno si accorge di te, non servi a nulla. Se quel che fai riguarda pochi, allora esisti, ma sei insignificante. Per ottenere grandi risultati, bisogna fare gesti eroici, avere grandi capacità, grandi competenze grandi idee. Se poi, come oggi ci si trova davanti ad un mondo particolarmente resistente al messaggio della fede allora la frittata è fatta. Ciascuno di noi potrebbe concludere: “siccome non sono San Francesco, Madre Teresa o un altro di quei grandi santi che hanno fatto parlare di se in tutto il mondo, allora il mio contributo conta poco”. Oggi questo ragionamento impedisce a molti credenti di vivere in maniera serena, gioiosa, feconda la loro vita di fede, e produce discepoli un po’ complessati, un po’ arrabbiati, un po’ individualisti. La parabola del granello di senape porta con se una potenza che sa sgretolare questi ragionamenti. Il regno è un seme minuscolo. I discepoli sono chiamati a seminarlo, senza far conto delle proporzioni. Esso infatti porta con se un potere di vita che l’umanità non può nemmeno immaginare. Un sorriso, un po’ di tempo passato ad ascoltare, un gesto di gentilezza, una parola buona, di pace, di riconciliazione, che sappia lenire un po’ le ferite, riportare un briciolo di speranza. Se ci lasciamo abitare dall’Amore del Signore, piano piano, senza rendercene conto, diventiamo seminatori di granelli di senape che portano dentro un potere di vita inimmaginabile. Il regno non ha bisogno della nostra disponibilità a fare grandi progetti. Non si serve principalmente di eroi, ne di persone molto competenti e preparate. Il regno ha bisogno di uomini e donne liberi e sereni, che siano disposti a lasciarsi abitare dal Signore, a lasciarsi trasformare da lui in piccoli granelli di senape, in seminatori di piccole briciole di regno. Piccole, ma potenti, perché abitate dalla potenza di vita di Dio.

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