Il lebbroso purificato
40Venne da lui un lebbroso, che lo
supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». 41Ne ebbe compassione, tese la mano,
lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». 42E subito la lebbra scomparve da lui
ed egli fu purificato. 43E, ammonendolo severamente, lo
cacciò via subito 44e gli disse: «Guarda di non dire
niente a nessuno; va', invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua
purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». 45Ma quello si allontanò e si mise a
proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare
pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a
lui da ogni parte.
All’inizio della sua vita
pubblica, subito dopo la chiamata dei discepoli, Gesù cerca di comunicare la
sua identità attraverso dei segni miracolosi che la rivelino. Egli è il Cristo,
il Figlio di Dio.
Legge e
pregiudizio
Secondo un pregiudizio
drammatico, la lebbra viene interpretata come un castigo divino. Essa quindi
rende il malato “impuro”, cioè inadatto anche alla relazione con Dio.
Purezza? Ma la purezza non aveva
a che fare con la sessualità? Questo è un pregiudizio diffuso e restrittivo.
Puro significa non alterato, non inquinato. (Per questo l’infedeltà di coppia
si chiama adulterio, perché rende l’amore adulterato privandolo della fedeltà).
Uno
trasgressore. L’altro, trasgressivo?
Il Avvicinandosi a Gesù il
lebbroso sfida la legge di Israele; non avrebbe dovuto farlo. Evidentemente
ormai la sua condizione di schiavitù è diventata insopportabile per lui.
Gesù invece la infrange proprio
la legge. Non lo fa per spirito di trasgressione, Egli è più grande della
legge, è Dio stesso nella persona del Figlio, venuto a portare una salvezza più
grande degli schemi degli uomini. Gli uomini si salvano stando lontani dal
lebbroso, Dio avvicinandosi al lebbroso salva lui!
Le parole degli uomini sono
spesso vuote, parole appunto, ma senza cuore, senza sentimenti, senza fatti,
senza felicità, senza capacità di cambiare le cose… La parola-volontà di Gesù è
potente, diventa immediatamente fatto concreto, come quella di Dio! Il lebbroso
è purificato.
Fenomeno o relazione?
Il lebbroso non deve dire niente!
Fuori dalla relazione con Gesù, il miracolo rischia di diventare impossibile da
comprendere. Sembra strano, fuori schema, roba da visionari, da gente poco
normale. Ascoltando il racconto della guarigione la gente non ne cercherà il
senso profondo, si fermerà allo stupore superficiale o all’interesse immediato.
…infatti l’entusiasmo del
lebbroso guarito si trasforma in problema enorme per Gesù. Ora il Maestro
patisce le stesse conseguenze che il lebbroso pativa a causa della malattia: è
costretto a non entrare più nelle città.
Alcuni spunti per cercare il “senso spirituale”
Di che cosa
potrebbe essere simbolo la lebbra nella mia vita? Quali realtà, quali
sentimenti, quali ferite mi tengono lontano dagli altri o da qualcuno?
La “lebbra”
può essere simbolo anche della mia appartenenza. Faccio parte di un gruppetto
di relazioni, fuori di lì… nulla… è la lebbra della “protezione esclusiva”. Ho
trovato un gruppo di persone con le quali non serve che mi metta in gioco, vivo
sintonia. (…come le anitre che migrano, come i pinguini che marciano?...) Ci
sto bene… che c’è di male? C’è che non investi te stesso… non tocchi le cose
grandi della vita… c’è che quella modalità di relazione ti contagia, non te la
togli più di dosso… e alla lunga… ti uccide…
Quali sono i
fatti e le realtà della mia vita che mi fanno sentire “impuro”, cioè non
adatto, non degno di una relazione libera e piena con Dio?
Posso
provare a mettere queste “malattie” davanti a Dio. Egli non ha paura delle mie
inadeguatezze, non teme di avvicinarsi a me. Quello che io credo mi tenga
lontano da lui, non tiene lui lontano da me. Gesù infrange i limiti dell’uomo,
abbatte ogni muro per raggiungerci, per entrare in contatto, in relazione con
noi.
La parola
superficiale degli altri disturba, sembra superstizione, chissà, forse a volte
anche lo è. Ma non dobbiamo mai confondere quello che si dice di Gesù, della
fede, del Vangelo… da quel che la fede è, dal volto vero di Gesù Cristo, dalla
potenza vera del Vangelo. Queste cose possono essere conosciute solo in prima
persona!
La Parola di
Dio è parola potente, che guarisce, risana, ridona vita. Credo profondamente a
questo? Posso chiedere a Dio stesso che mi aiuti a credere alla sua Parola.
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