Un realismo che sa sognare
Mt 11,25-30
Quel giorno Gesù uscì di casa e
sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su
una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli
parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a
seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli
e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta
terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò
il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi,
e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e
diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».
Gli
si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con
parabole?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del
regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e
sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha.
Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non
ascoltano e non comprendono.
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che
dice:
“Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché
il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di
orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non
ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e
io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi
perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno
desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che
voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!
Voi dunque ascoltate la parabola del
seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende,
viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il
seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso
è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé
radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una
persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra
i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la
seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello
seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi
dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».
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