Una scossa di vita!!
Mt 28, 1-20
1
Dopo il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e
l'altra Maria andarono a visitare la tomba. 2Ed
ecco, vi fu un gran terremoto. Un
angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e
si pose a sedere su di essa. 3Il
suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. 4Per lo spavento che ebbero di lui,
le guardie furono scosse e rimasero come morte. 5L'angelo disse alle donne: «Voi non
abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. 6Non è qui. È risorto, infatti, come
aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. 7Presto, andate a dire ai suoi
discepoli: «È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo
vedrete». Ecco, io ve l'ho detto».
8Abbandonato
in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare
l'annuncio ai suoi discepoli.
…andarono
a visitare la tomba! A volte sembriamo capaci solo di questo: costruire,
riempire, visitare tombe. Quante volte rischiamo di seppellire un pezzettino
della nostra vita sotto il sasso del senso di colpa, sotto la pietra pesante
del fallimento, sotto la polvere sottile della rassegnazione; quante volte
scriviamo “riposi in pace” sopra il tentativo di vincere le debolezze, di lottare
contro le tentazioni, di riaccendere l’entusiasmo per ciò che è vero, giusto,
bello; quante volte cantiamo il lamento funebre davanti alla fatica di risanare
e rilanciare alcune relazioni, di correggerne altre, di cambiare il nostro
atteggiamento davanti ad altre ancora. Quante giustificazioni ci diamo per dire
che non c’è rimedio per noi e per gli altri, quanti ragionamenti sprecati a
dichiararci spacciati! Quanta indifferenza seminiamo per allontanarci dalle
spoglie mortali di tutte le realtà che dichiariamo defunte, dentro il nostro
cuore e fuori da noi; Quanti muri sepolcrali costruiamo per separarci da quelle
realtà e quelle persone che riteniamo spacciate, giudichiamo irrecuperabili.
Abbiamo
tutti bisogno di un gran terremoto che scuota il nostro cuore, che ci ricordi
che noi siamo figli del Dio della vita! Noi siamo chiamati a scoperchiare i
sepolcri con la forza della fede, siamo chiamati a mettere nelle mani di Dio i
percorsi di morte perché li trasformi in strade di risurrezione. Noi siamo
quelli che portano nel cuore la forza straordinaria della vita che vince la
morte, della potenza che solleva ogni fallimento, della luce che dirada ogni
tenebra! A volte però, come queste donne, finiamo per piangere il morto, per
rassegnarci, per cadere nella trappola del peccato! Che sia Pasqua nei nostri
cuori, nelle nostre vite, nei nostri pensieri! Non lasciamo che la morte ci
faccia suoi collaboratori! Non ci inganni la sua strategia, ma risplenda sempre
dentro di noi e sui nostri volti la luce della vita, il sorriso della speranza,
la serenità della fede, la tenerezza della carità, la forza di saperci amati da
Gesù Cristo, che ha vinto il peccato e la morte per noi!
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