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domenica 8 novembre 2020

Una logica sorprendente e vincente

 

Scarti preziosi

 

Mt 21,33-43

 

 

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: 33«Ascoltate un'altra parabola: c'era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. 34Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. 35Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. 36Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. 37Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: «Avranno rispetto per mio figlio!». 38Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: «Costui è l'erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!». 39Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. 40Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». 41Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». 42E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: 

La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d'angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi?

43Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti.




“Quei malvagi! Li farà morire miseramente!” Ecco la logica degli uomini: eliminare i malvagi. Rispondendo in questo modo però, gli interlocutori di Gesù condannano loro stessi senza rendersene nemmeno conto! Proprio loro infatti, fanno parte di quel popolo che ha rifiutato Dio, che alla sua richiesta di accoglienza gli ha sbattuto la porta in faccia. Proprio loro fanno parte di quella schiera di uomini che hanno soffocato la voce di Dio, che parlava loro per mezzo dei profeti. Proprio loro fanno parte di quel mondo che ha preferito costruirsi un Dio comodo, su misura, manipolabile secondo gli interessi di alcuni, e proprio per questo hanno respinto il Dio vero. 

Il rischio in realtà, è quello da secoli. Proprio chi ha ricevuto i doni più grandi da parte di Dio, è tentato di accomodarsi nella situazione e di rifiutare colui dal quale tutto proviene. Siamo tentati di trasformare tutto in proprietà da difendere. La Chiesa, la comunità parrocchiale, un servizio, un gruppo, un’attività, tutto rischiamo di abitare dimenticando che nulla è nostro, che ogni cosa, compresa la stessa vita, è dono di Dio. Rischiamo di lasciarci prendere allora da una certa violenza, che se non uccide, almeno esclude, mette fuori a suon di ostilità, o peggio di falsità e di calunnie. 

Davanti a tutto questo, Dio non si vendica, non castiga. Ricostruisce. Solo lui ha il potere di farlo, e lo fa in modo del tutto sorprendente, a partire dalla pietra scartata. Gesù è questa pietra, scartata dai costruttori ma divenuta testata d’angolo di un edificio nuovo. Contribuiranno a costruire questo edificio coloro che lo riconosceranno come unico riferimento, come unica certezza. Coloro che non si attaccheranno alla vigna, ma a lui, non alle cose, alle istituzioni, alle legittimazioni, ma a lui, la pietra angolare. Questo è il popolo nuovo, e solo così vi si appartiene, accettando la logica di un Dio che costruisce sempre di nuovo a partire da chi, anche sentendosi scartato, però si affida a lui, Cristo, Pietra angolare.

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